Si è tenuto in data odierna l’incontro tra la Uil Lario (assieme a Cgil e Cisl) e il Direttore di ATS Insubria in merito alla situazione del presidio ospedaliero di Erba, di proprietà del Fatebenefratelli.
ATS ha confermato che è in atto un processo per la vendita della struttura, ma anche oggi nessuna indicazione su chi potrebbero essere gli acquirenti. Durante l’incontro è stata richiesta la garanzia dell’offerta sanitaria del presidio ospedaliero, tipologia degli accreditamenti e volume delle prestazioni (anche a fronte della dislocazione territoriale, del bacino d’utenza e delle altre strutture presenti su Como, Lecco e Cantù) ed anche la garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali in essere.
Inoltre è stata espressa preoccupazione rispetto all’eventuale cambio di rapporti tra ospedale ed ATS. Infatti per Erba esiste una condizione specifica, essendo la struttura cosiddetta “classificata” e quindi con una finalità non lucrativa. Laddove ci fosse una proprietà privata la struttura non avrebbe questo requisito. Proprio su questo punto è stato chiesto ad ATS di vigilare e di dare riscontro.
Il Direttore ha ribadito e confermato che il presidio di Erba è di estrema importanza sotto molti punti di vista e pur cambiando di gestore non dovrà venire meno al suo ruolo, gli accreditamenti non saranno modificati in riduzione (pur non essendo ventilata tale ipotesi), anzi con l’auspicio di un ulteriore sviluppo.
La Uil Lario (assieme a Cgil e Cisl) preso atto della rassicurazioni, ha sottolineato l’esistenza di differenti mission (in caso di vendita a soggetti profit). Riaffermando quanto sia necessario garantire servizi adeguati alle esigenze del territorio, in linea con quelli attuali, ed in una logica preminente di risposta ai bisogni della popolazione.