2° RAPPORTO UIL

Anno 2018

Cassa integrazione

gennaio-febbario 2018

 

LA CASSA INTEGRAZIONE NELLA PROVINCIA DI COMO e LECCO

 

PRESENTAZIONE

Il 2° rapporto UIL del Lario sulla cassa integrazione nelle Province di Como e Lecco, relativo ai primi due mesi dell’anno 2018, fa rilevare una diminuzione della richiesta di ore di cassa integrazione totale da parte delle imprese dei due territori rispetto allo stesso mese dell’anno 2017:

 

  • Como -72,5%;
  • Lecco - 16,9%;
  • Lombardia -6,1%;
  • Italia -37,4%.

Situazione differenziata per quanto riguarda le ore di cassa integrazione straordinaria:

  • Como -90,5%,
  • Lecco +1,4%;
  • Lombardia +11,0%;
  • Italia -42,0%;

 e di quelle in deroga:

  • Como -100,0%;
  • Lecco -100,0%;
  • Lombardia -100,0%;
  • Italia -83,7%.

Mentre, per le ore di cassa integrazione ordinaria:

  • Como -43,1%;
  • Lecco +24,4%;
  • Lombardia -0,1%;
  • Italia -8,8%.

 

 

 

 

Sono le aziende dell’industria a condizionare l’aumento della richiesta di cassa integrazione nel primo bimestre 2018, in Provincia di Lecco, +31,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Mentre, nella Provincia di Como, i primi due mesi, mostrano una diminuzione dell’utilizzo della cassa integrazione in tutti settori produttivi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente:

 

Industria:                            Como -76,0%;       Lecco +31,4%.

Edilizia:                               Como -12,0%;        Lecco -42,1%.

Artigianato:                       Como -100,0%;     Lecco -100,0%.

Commercio:                      Como -7,4%;         Lecco -100,0%.

 

Rilevante il calo dei lavoratori in cassa integrazione nel bimestre 2018, Como -2.869, Lecco -60, rispetto al bimestre 2017.

Il 2° rapporto UIL del Lario conferma la flessione della richiesta di cassa integrazione totale da parte delle aziende Comasche e Lecchesi. Ancora una volta è da sottolineare che i dati sono carenti delle ore autorizzate di FIS e altri Fondi di Solidarietà, dati non diffusi dall´Inps, oltre alle prestazioni erogate dal Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato (Fsba).

Altro dato che è da considerare nell’analisi della cassa integrazione è l’abrogazione della cassa in deroga, che ha fortemente inciso, quantitativamente, sui dati nel passato e, dall’altra, l’introduzione di un costo più elevato della straordinaria.

Detto ciò, è troppo breve il periodo sotto osservazione per dire che il territorio di Como è uscito definitivamente dalla crisi, soprattutto per il settore tessile. Analoga considerazione vale per il Territorio lecchese, la richiesta di cassa integrazione ordinaria e straordinaria nel mese di febbraio rispetto allo stesso mese dell’anno precedente non significa un risveglio della crisi economica. Piuttosto tutto ciò dimostra ancora una volta la fibrillazione dei mercati globali e quindi la volatilità degli scambi commerciali che influenzano gli ordini alle singole aziende. Tutto questo dimostra ancora una volta l’importanza che rivestono gli ammortizzatori sociali nel garantire la continuità delle professionalità all’interno dell’azienda nelle situazioni di sospensione e/o crisi. 

 

Salvatore Monteduro

Segretario Generale CST UIL del Lario

Elaborazione UIL su fonte INPS

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