Studio UIL del Lario
Avviamenti e Cessazioni
al lavoro II Trimestre 2019/2018
Nelle province di Como e Lecco
PRESENTAZIONE
I dati relativi all’avviamento e cessazioni al lavoro II Trimestre anno 2019, del sistema informativo Quadrante Lavoro di Regione Lombardia, per le province di Como e Lecco, mostrano una situazione differenziata tra i due territori: Il saldo tra avviamenti e cessazioni è positivo in Provincia di Como, mentre è negativo in quella di Lecco:
- Como II Trim anno 2019: avviamenti 17.767; cessazioni 16.590; saldo +1.177, +6,6%
- Lecco II Trim anno 2019: avviamenti 8.698; cessazioni 8.999; saldo -301, -3,5%
Differenza che si accentua se si confrontando i dati del II trimestre con quelli dello stesso periodo 2018:
- Como II Trim 2018: avviamenti 18.349; cessazioni 17.236; saldo +1.113, +6,1%;
- Lecco II Trim 2018: avviamenti 9.226; cessazioni 9.178; saldo +48, +0,5%;
A fare una maggiore differenza in provincia di Como sono i contratti part time, il cui saldo tra avviamenti e cessazioni nel secondo trimestre 2019 cresce del 10%, mentre quelli a tempo pieno solo del 5%. Altra nota da registrare sempre per il territorio comasco è il saldo positivo tra cessazioni e avviamenti per i contratti a tempo determinato +20,4%, mentre per quelli a tempo indeterminato si registra -20,1%. Il settore che trascina di più l’andamento del mercato del lavoro è quello del commercio e servizi con un saldo positivo tra avviamenti e cessazioni di 1.144 unità, +8,2%, un settore questo dove, però, i rapporti di lavoro precari sono la maggioranza. Mentre, arranca il settore delle costruzioni che vede un saldo negativo di -7 unità, -0,8%.
In Provincia di Lecco la differenza del saldo negativo tra avviamenti e cessazioni è dettata da entrambe le tipologie di contratto: part time -6,8% e per il tempo pieno -2,1%. Ed è il contratto a tempo indeterminato a subire il maggiore saldo negativo tra avviamenti e cessazioni -7,3%, mentre registra un -3,2% il contratto a tempo determinato. Il settore più in difficoltà e quello del commercio e servizi con un saldo negativo -302 unità, -5,4% e a seguire quello dell’industria con -38 unità, -1,5%.
I dati rilevano, anche se con sfumature differenti, un comune denominatore per le due province: continuano ad essere i rapporti di lavoro precari quelli prediletti dalle aziende e questo anche lì dove l’economia fa registrare una lieve ripresa come potrebbe far sembrare su Como, dove il settore del commercio e servizi fa la differenza, quest’ultimo fortemente influenzato dalla crescente domanda turistica. Viceversa, non decolla il settore del turismo a Lecco.
Salvatore Monteduro
Segretario Generale CST UIL del Lario
Como agosto 2019