PRESENTAZIONE
I dati delle ore di cassa integrazione richieste dalle aziende della Provincia di Como nel I semestre di quest'anno confrontati con lo stesso periodo dell'anno passato evidenziano una situazione di “Luci ed Ombre”, a fronte di una sensibile riduzione delle ore di cassa integrazione ordinaria -36,3%, si registra un incremento del 23,6% di quelle straordinarie, e ciò presuppone che i processi di ristrutturazione di molte aziende Comasche non è ancora terminato. Ciò è confermato dai dati dell'indagine congiunturale Primo Trimestre anno 2015 della Camera di Commercio di Como sulla demografia dell'imprese Comasche: al 31 marzo 2015 la consistenza delle imprese registrate all'anagrafe camerale di Como è risultata pari 48.019 unità, con un calo di -1.095 attività rispetto a marzo 2014 ( -2,2%) e di - 339 aziende rispetto a dicembre 2014.
Le imprese del settore industriale sono quelle più colpite dalla crisi, con 6.244.706 ore di cassa integrazione richieste nel I semestre di quest'anno su un totale di 7.244.259 ore e sono 6.122 i lavoratori del settore in cassa integrazione rispetto ad un totale di 7.083.
Le aziende tessili con 2.601.475 ore di cassa integrazione richieste nel I semestre 2015, incidenza del 36,0% sul totale e 2.796 lavoratori in cassa integrazione su un totale di 7.842, sono quelle che stanno pagando di più la crisi: nel primo semestre di quest'anno le ore cassa integrazione sono incrementate del 10,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno passato.
É importante che il processo di riorganizzazione e ristrutturazione del sistema produttivo possa continuare a contare su strumenti di protezione sociale, al fine di non vedere espellere le numerose professionalità presenti in azienda, per questo il Governo, che è in procinto di approvare il decreto di riforma della cassa integrazione, non deve ridurre la durata e l'ammontare del sussidio.
Salvatore Monteduro
Segretario Generale CST UIL di Como
Como, luglio 2015