4° RAPPORTO UIL Como
Maggio 2015
LA CASSA INTEGRAZIONE NELLA PROVINCIA DI COMO
PRESENTAZIONE
I dati sulla cassa integrazione nella Provincia di Como nel mese di maggio 2015, confrontati con lo stesso mese dell'anno 2014, mostrano i primi segnali di luce in fondo al tunnel, c’è stata una diminuzione di ore di cassa integrazione totale richieste dalle aziende (-53,1%), con un sensibile calo delle ore ordinarie di cassa integrazione (- 70,5%) ed un minore arretramento di quelle straordinarie (-18,3%); anche se l'utilizzo di questo ammortizzatore sociale nel periodo gennaio- maggio 2015 è cresciuto del 20,6% rispetto allo stesso periodo del 2014 e ciò sta significare che molte aziende sono ancora in forte sofferenza ed interessate da processi di riorganizzazione. C'è, comunque, da monitorare le ore di cassa integrazione in deroga, che nel periodo gennaio-maggio 2015 ( 167.803 ore ) sono diminuite del'85,8% rispetto allo stesso periodo del 2014 (1.183.669 ore), ma probabilmente questa sostanziale riduzione è legata al fermo amministrativo degli stanziamenti, per l'anno 2015, da parte del Governo e non ad un calo del fabbisogno delle aziende.
Il settore tessile con 2.376.203 ore richieste dalle aziende nel periodo gennaio- maggio 2015 incide per il 37,4% rispetto alle ore di cassa integrazione totali richieste, e sono 2.796 i lavoratori del settore in cassa integrazione su un totale di 7.842. Le aziende del settore industriale sono quelle che richiedono un numero più alto di ore di cassa integrazione (5.685.478 ore nel periodo gen-mag 2015), con 6.689 lavoratori interessati, ed è il settore dove il confronto tra il periodo gennaio-maggio 2015 con lo stesso periodo anno 2014 ha registrato la minore decrescita in percentuale solo 2,8%.
I dati della cassa integrazione correlati a quelli dell'indagine congiunturale del I° Trimestre 2015 in Provincia di Como della Camera di Commercio di Como rilevano un frenata della crisi economica, nella nostra Provincia, grazie alla crescita del fatturato estero, il quale, però, è soggetto, più che mai, alle tempeste e fibrillazioni dei mercati globali, ma non si può vivere di solo export, bisogna rilanciare i consumi interni. E nella attesa che ciò si concretizzi è essenziale che il Governo dia certezza ai finanziamenti per gli ammortizzatori sociali e che il decreto in materia di riordino, approvato dal Consiglio dei Ministri l'11 giugno, ed in esame nelle commissioni parlamentari non diminuisca la durata ed i soggetti garantiti dalla Cassa integrazione ordinaria e straordinaria, inoltre sarebbe utile che si superasse il sistema della cassa in deroga, facendo rientrare i lavoratori nella cassa ordinaria.
Salvatore Monteduro
Segretario Generale CST UIL di Como
Como, giugno 2015