Assistente Familiare
in Lombardia
La regione lombardia con la Legge 15/2015 è intervenuta per disciplinare il lavoro di assistenza e cura svolto dagli assistenti familiari in aiuto e a tutela delle persone fragili e delle loro famiglie.
In allegato si riporta la legge n. 15/2015, DGR X/5648 del 3/10/2016 e la delibera n° X/6801 del 30 giugno 2017, quest'ultima delibera relaziona rispetto all'attuazione della legge n 15/2015 e nello specifico:
1) la finalità che ricoprono gli Sportelli di assistenza familiare e cioè di offrire alle persone in condizione di fragilità, non autosufficienza, alle loro famiglie e alle lavoratrici/ai lavoratori disponibili a trovare un impiego come assistenti familiari, servizi qualificati di assistenza, informazione e consulenza per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Gli Sportelli per l’assistenza familiare sono istituiti in via prioritaria presso i Comuni Capofila degli Ambiti territoriali.
Per l’istituzione degli Sportelli, i Comuni possono avvalersi di specifiche convenzioni con gli organismi del Terzo Settore, le Organizzazioni Sindacali e i loro enti di patronato.
Gli Sportelli svolgono le attività a supporto della persona in condizione di fragilità, di non autosufficienza (totale o parziale – permanente o temporanea) e della sua famiglia e delle persone disponibili a lavorare come assistenti familiari.
Gli Sportelli garantiscono l’apertura al pubblico per almeno 15 ore settimanali, organizzandosi secondo modalità flessibili sia nel tempo (es. orario di apertura prolungato, apertura il sabato, ecc) che nello spazio (es. organizzazione della presenza degli operatori nei diversi comuni dell’Ambito territoriale).
2) Il Registro territoriale degli Assistenti familiari è lo strumento che permette da un lato di qualificare e supportare il lavoro di assistenza e cura dell’assistente familiare in favore delle persone fragili e delle loro famiglie e dall’altro favorire l'incontro tra domanda e offerta, evidenziando l’offerta territoriale qualificata di lavoratrici/lavoratori.